La Cisl è critica sui referendum

La Cisl è critica sui referendum

12/05/2025



Daniela Fumarola: “Non si può guardare al futuro attraverso lo specchio retrovisore”

Daniela Fumarola e la Cisl esprimono una posizione critica sui referendum dell’8 e 9 giugno, evidenziandone l’inadeguatezza rispetto alle attuali necessità del mondo del lavoro. Secondo Fumarola, guardare al futuro attraverso lo specchietto retrovisore è un errore: il contesto lavorativo è cambiato e richiede nuove tutele. Il referendum, infatti, propone l’abrogazione della disciplina dei licenziamenti introdotta dal contratto a tutele crescenti, ma questo non significherebbe un ritorno all’articolo 18 e al diritto al reintegro. Piuttosto, si tornerebbe alla riforma Fornero, che comporterebbe una riduzione dell’indennizzo massimo da 36 a 24 mensilità. Questa, secondo la Cisl, è una battaglia anacronistica che non affronta le vere criticità del presente, come il persistente divario tra il record di occupati e la stagnazione dei salari.

La Cisl propone un approccio innovativo, puntando sulla formazione continua e sul rafforzamento delle competenze dei lavoratori. Daniela Fumarola sottolinea la necessità di uno “Statuto della persona” che metta al centro l’individuo, garantendogli formazione costante, orientamento al lavoro e un incremento delle capacità professionali. Per la Cisl, è questa la strada per rispondere ai bisogni reali del mercato del lavoro e migliorare le condizioni dei lavoratori.

Sicurezza sul lavoro: un dialogo positivo con il governo. La Cisl accoglie con favore la disponibilità del governo a modificare le normative su appalti e subappalti, dimostrando apertura al confronto con il sindacato. Nel recente incontro con l’esecutivo, molte delle richieste avanzate dalla Cisl sono state recepite, tra cui l’estensione della patente a crediti a tutti i settori che coinvolgono appalti, l’assunzione di 600 nuovi ispettori e lo stanziamento di ulteriori 650 milioni di euro da parte dell’Inail, che si aggiungono ai 600 già previsti.

Dialogo e concertazione al centro dell’approccio della Cisl. Daniela Fumarola ribadisce l’importanza di giungere a un accordo tripartito tra governo, imprese e sindacati. La Cisl crede fermamente nel confronto senza pregiudizi, nel solco della concertazione, evitando approcci ideologici. I segnali positivi non mancano: al tavolo di lavoro, il governo ha mostrato convergenza sulle questioni sollevate dal sindacato.

Un obiettivo più ampio: salari e produttività. Oltre alla sicurezza, la Cisl punta a un’intesa che metta al centro il miglioramento dei salari e della produttività. Il sindacato è pronto a continuare le trattative con l’obiettivo di costruire soluzioni concrete e condivise, che rispondano alle sfide del lavoro di oggi e di domani.