03/05/2025
Nel 2024 supera quota 23 mld di euro (+6,7%), l’ospedaliera sfora il tetto di 3,6 mld. Aifa: “Trend in linea con gli anni precedenti”
La spesa farmaceutica italiana continua a crescere, raggiungendo nel 2024 i
23,2 miliardi di euro, con un aumento del 6,7% rispetto al 2023. Questo
incremento, reso noto dal report dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) reso noto lo scorso 29 Aprile,
riflette l’aumento dei consumi e dei costi legati all’innovazione farmaceutica.
Tuttavia, il fenomeno solleva preoccupazioni significative per le fasce più
vulnerabili della popolazione, in particolare gli anziani e le persone in
condizioni economiche svantaggiate.
Difficoltà per gli Anziani e le Fasce Povere
1. Aumento
dei costi diretti e indiretti:
Il lieve incremento del ticket sanitario (+1,4%, pari a 1,5 miliardi di euro) e
il maggiore consumo di farmaci (+1,3%) impattano negativamente sulle fasce più
povere e sugli anziani, che sono tra i principali utilizzatori di farmaci
cronici e innovativi. La difficoltà di accesso a farmaci essenziali diventa
ancora più acuta per chi ha redditi bassi, spesso costretti a rinunciare o a
razionare le cure.
2. Disparità
regionali:
Le forti differenze di spesa tra le regioni – dal 9,18% del Fondo sanitario
regionale in Lombardia al 13,12% in Campania – rendono ancora più difficile
l’accesso equo ai farmaci. Gli anziani residenti in regioni con percentuali
elevate di spesa possono trovarsi di fronte a sistemi più congestionati o a
liste d'attesa più lunghe per accedere ai medicinali necessari.
3. Pressione
sui bilanci familiari:
Le famiglie a basso reddito che assistono anziani con patologie croniche o
degenerative devono spesso far fronte a spese significative per i farmaci non
rimborsabili o per i ticket. Ciò aumenta il rischio di povertà sanitaria,
accentuando le disuguaglianze sociali.
4. Ritardi
nell’accesso ai farmaci innovativi:
Sebbene la spesa per i farmaci innovativi sia interamente coperta dal fondo
(1,3 miliardi di euro), i ritardi nelle diagnosi e i tempi di attesa per
l’accesso ai trattamenti possono penalizzare gravemente gli anziani. La maggiore
vulnerabilità di questa fascia di popolazione si traduce spesso in
peggioramenti delle condizioni di salute.
Strategie e Prospettive
Pierluigi Russo, Direttore Tecnico Scientifico di AIFA, sottolinea la
necessità di rivedere la governance del sistema farmaceutico per contenere i
costi senza compromettere l’accesso alle cure. Tra le proposte avanzate:
·
Introduzione di generici a costi più
contenuti: Questa strategia potrebbe rendere i farmaci più
accessibili, riducendo l’impatto finanziario per le fasce più povere.
·
Miglioramento dei percorsi diagnostici e
di cura: Percorsi più efficienti possono limitare prescrizioni inutili
e costose, beneficiando soprattutto chi ha bisogno di farmaci cronici o
innovativi.
·
Riduzione delle liste d’attesa:
Un intervento su questo fronte è fondamentale per garantire diagnosi tempestive
e l’inizio di trattamenti adeguati, riducendo le spese sanitarie inutili legate
a prescrizioni cautelative.
Insomma iltrend di crescita della spesa farmaceutica, pur essendo in linea con
i Paesi avanzati, evidenzia la necessità di politiche mirate per tutelare le
fasce più deboli, soprattutto gli anziani e i meno abbienti. Affrontare le
disparità regionali e rendere più accessibili i farmaci essenziali sarà
cruciale per garantire un sistema sanitario equo e sostenibile.