10/09/2025
Ora serve un patto sociale e risposte nella legge di bilancio
Il secondo Report CISL sulla Contrattazione Collettiva Nazionale
conferma la vitalità e l’efficacia del sistema contrattuale italiano,
con risultati significativi nella riduzione della vacanza contrattuale e
nel miglioramento delle condizioni retributive per milioni di
lavoratori.
Cresce la percentuale di lavoratori del settore privato
coperti da CCNL rinnovati, passata dal 56% di fine 2024 al 65% a giugno
2025, coinvolgendo oltre 9,5 milioni di lavoratori. Crescita della
dinamica delle retribuzioni contrattuali del 3,5% nel primo semestre,
con previsioni ISTAT di consolidamento al 3,1% per l’intero 2025. Il
sostanziale recupero delle retribuzioni nette per i redditi medio-bassi
(dal Rapporto INPS 2025) attraverso l’effetto combinato di
contrattazione collettiva e politiche fiscali sostenute dalla CISL.
A fronte di un’inflazione cumulata del 17,4% dal 2019 al 2024:
• Redditi bassi: +14,5% netti (divario residuo: solo 2,9 punti)
• Redditi mediani: +16,9% netti (divario residuo: 0,5 punti)
• Redditi alti: +12,0% netti (divario residuo: 5,4 punti)
Contrariamente
alla percezione di frammentazione, i dati confermano la solidità
strutturale del nostro sistema contrattuale con il 99,3% dei lavoratori
coperto da soli 204 contratti principali di oltre 96% coperti da
contratti sottoscritti da CGIL CISL UIL.
“I dati dimostrano
concretamente che l’azione contrattuale sindacale, integrata con
politiche fiscali mirate, ha prodotto una redistribuzione progressiva
sulle retribuzioni nette. Queste politiche sono oggi da rilanciare per
la crescita delle retribuzioni dei redditi medi e bassi”, dichiara
Mattia Pirulli, Segretario Confederale Nazionale CISL.
“Il Report
evidenzia la necessità di accelerare i rinnovi contrattuali per
proseguire con il recupero del potere di acquisto delle retribuzioni,
con particolare urgenza nel settore meccanico e nel pubblico impiego,
rafforzare la lotta al dumping contrattuale soprattutto nel terziario di
mercato, l’estensione del diritto alla contrattazione decentrata di
produttività a tutte le lavoratrici e i lavoratori ed attuare forme
innovative di partecipazione in linea con la legge 76/2025.
“Secondo
la Cisl – conclude Mattia Pirulli – serve oggi un grande Patto
tripartito per rilanciare centralità e protagonismo del lavoro,
affrontando le sfide tecnologiche e dell’intelligenza artificiale e
individuando interventi condivisi su obiettivi strategici. Significa,
tra l’altro, remare uniti per il rilancio industriale e dei servizi, per
far crescere salari e produttività, innovazione e formazione,
partecipazione e qualità del lavoro, incentivando anche l’occupazione
giovanile e femminile. Su questi temi ci aspettiamo risposte concrete a
partire dalla Legge di Bilancio”.
Fonte: cisl.it