03/10/2025
“Partecipazione significa costruire un patto di
corresponsabilità tra imprese e lavoratori, tra capitale e lavoro,
nell’interesse della comunità e del Paese. È la chiave per
un’economia fondata non sulla contrapposizione, ma sulla collaborazione e
sulla ricerca del bene comune.” Con queste parole la Segretaria
generale della CISL, Daniela Fumarola, è intervenuta a Roma alla Camera
al convegno promosso dalla Fondazione De Gasperi e dalla Konrad Adenauer
Stiftung, sul tema della legge 76 approvata dal Parlamento sulla
partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese Fumarola ha
sottolineato come la partecipazione non sia un concetto astratto, ma un
modello concreto di relazioni industriali e sociali che può trasformare
il lavoro da semplice fattore produttivo a soggetto attivo del
cambiamento.
“È arrivato il momento di aprire una nuova stagione per l’Italia
– ha sottolineato – lasciandoci definitivamente alle spalle il tempo
del permanente conflitto tra capitale e lavoro. Solo così potremo
affrontare le grandi trasformazioni digitali, ecologiche e demografiche
in atto”.
La Segretaria generale ha richiamato l’importanza dell’articolo 46 della Costituzione,
rimasto per troppo tempo lettera morta, e ha rivendicato con orgoglio
l’impegno della CISL nel dare piena attuazione a quel principio
attraverso l’approvazione della Legge 76 sulla partecipazione.
Una legge innovativa che valorizza tutte le forme di partecipazione –
gestionale, organizzativa, economico-finanziaria e consultiva – e ne
affida il cuore pulsante alla contrattazione collettiva, nazionale e
aziendale. Tutto il contrario di quanto ha provato a sostenere, chi ha
avanzato la tesi che la legge avrebbe inferto un colpo alla libera
contrattazione. Niente di tutto questo” ha aggiunto Fumarola.
Tra gli obiettivi concreti indicati da Fumarola, la partecipazione può aumentare salari e occupazione,
radicando investimenti e rilanciando la formazione; rafforzare la
capacità delle imprese di adattarsi ai cambiamenti di mercato e
tecnologici grazie al coinvolgimento attivo della forza lavoro;
migliorare salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dando ai lavoratori
maggiore voce sulle scelte aziendali; governare l’impatto
dell’intelligenza artificiale, negoziandone criteri e limiti.
Fumarola
ha poi lanciato un appello alle istituzioni e al mondo produttivo:
“Serve coerenza e coraggio. Alle imprese chiediamo di non temere la
partecipazione, ma di viverla come un’opportunità per innovare e
attrarre talenti e investimenti. Al Governo la CISL propone di
collegare la Legge 76 a un accordo della responsabilità che preveda
nella prossima manovra una riorganizzazione degli incentivi alle imprese
basata anche sulla loro capacità di contrattare partecipazione, in
particolare quella organizzativa.
“Le risorse sono limitate
– ha concluso – ma proprio per questo devono essere concentrate su
misure che generino vantaggi per tutti: lavoratori, imprese e territori.
Solo così costruiremo un Paese più competitivo, più giusto e più
coeso.”
Fonte: cisl.it