23/09/2025
Il 10 settembre
scorso, l’ISTAT ha pubblicato una nota sull’andamento dell’economia italiana
relativa ai mesi di luglio e agosto 2025, includendo un focus specifico
sull’impatto dei bonus sociali nella lotta contro la povertà energetica.
In questo approfondimento,
l’Istituto ha analizzato come si distribuiscono i redditi delle famiglie che
hanno beneficiato di questi sussidi energetici introdotti negli ultimi anni,
valutandone anche l’efficacia nel ridurre la povertà energetica.
L’ISTAT spiega che la
domanda di energia ha ripreso a crescere dopo la pandemia, mentre il conflitto
tra Russia e Ucraina ha portato a un forte aumento dei costi energetici, con
conseguenze significative sui bilanci domestici in Italia e in molti altri
paesi europei.
Già dal 2008 era
previsto un sistema di sussidi, chiamati “bonus sociali”, che si traducono in
sconti nelle bollette rivolti alle famiglie a basso reddito per aiutarle a
sostenere le spese di elettricità e gas. Dal 2021, queste misure sono state
rafforzate attraverso diversi aggiornamenti legislativi: ad esempio, per
accedere ai bonus ora non è più necessario fare domanda, ma basta avere
un’attestazione ISEE aggiornata. Sono inoltre state messe a disposizione
risorse finanziarie aggiuntive, che in certi periodi hanno consentito di
ampliare le soglie di accesso e aumentare gli importi dei sussidi.
Le simulazioni svolte
dall’ISTAT mostrano in sintesi che questi bonus sono stati efficaci,
soprattutto nel 2022, quando i prezzi dell’energia hanno raggiunto il loro
picco, compensando almeno in parte l’impatto degli aumenti per le famiglie in
povertà energetica. Tuttavia, l’Istituto ha anche voluto verificare se i bonus
siano effettivamente arrivati a tutte le famiglie in questa condizione e se
siano stati in grado di far uscire da questa situazione chi ha ricevuto il
sostegno.
Dall’analisi emerge
che una parte significativa di famiglie in povertà energetica non ha
beneficiato dei bonus, spesso perché non ha presentato l’attestazione ISEE o
perché non soddisfa i requisiti richiesti per accedere ai sussidi. Lo sconto in
bolletta è infatti automatico solo per chi possiede un ISEE valido e rientra
nei limiti previsti, ma molte famiglie non dispongono di questa certificazione.
Inoltre, a differenza del calcolo della povertà energetica, che si basa su
reddito e consumo, le soglie di accesso ai bonus sociali dipendono dall’ISEE,
che considera anche elementi patrimoniali oltre al reddito.
È importante
sottolineare che, nel 2024, più della metà delle famiglie in condizione di
povertà energetica non ha ricevuto i sussidi e che il 30,3% delle famiglie che
invece li hanno percepiti è rimasto comunque in situazione di povertà
energetica. Per questo motivo, invitiamo tutte le nostre sedi ad indirizzare i
pensionati interessati verso le sedi CAF CISL, dove potranno ricevere tutte le
informazioni e l’assistenza per compilare correttamente la dichiarazione ISEE e
poter così ottenere il diritto a queste prestazioni agevolate.