24/06/2025
Approvata dalla Giunta la delibera sulla telemedicina gratuita a carico del Servizio sanitario
La Giunta regionale del Lazio ha approvato,
il 19 giugno scorso, lo schema di Protocollo attuativo della “Farmacia dei
servizi” e prestazioni di telemedicina, concordato con Federfarma e Assofarm, e
il cronoprogramma operativo integrato 2018-2025 per la sperimentazione dei
servizi in farmacia.
Questo provvedimento rappresenta un
passo importante verso una sanità più accessibile, soprattutto per pensionati e cittadini
delle aree interne e meno servite. Grazie all’iniziativa, sarà possibile
effettuare esami come elettrocardiogrammi (ECG), holter cardiaco e holter
pressorio direttamente nella propria farmacia di fiducia, con referto e
diagnosi elaborati da specialisti a distanza, e tutto a carico del Servizio
Sanitario Regionale.
La misura riconosce il ruolo delle
farmacie come presidi sanitari di prossimità e risponde a una richiesta che da
tempo anche la Fnp sia a livello nazionale che nel Lazio aveva avanzato.
L’adozione della telemedicina nelle
farmacie del Lazio permetterà di ridurre le liste d’attesa, moltiplicare il
numero di prestazioni erogate, elevare gli standard della sanità regionale e
offrire ai cittadini un servizio di qualità, risparmiando tempo e denaro
rispetto alle strutture private.
Con questa normativa le farmacie possono
diventare dei veri e propri centri sociosanitari polifunzionali, punti di
connessione tra cittadini e Servizio Sanitario Regionale. Gli esami saranno
disponibili su prescrizione dei medici di famiglia o degli specialisti
cardiologi e saranno completamente rimborsati.
L’obiettivo di raggiungere circa 45.000
prestazioni annue e contribuire concretamente all’abbattimento delle liste
d’attesa anche nella Capitale e nei comuni più piccoli.
L’introduzione della telemedicina
gratuita nelle farmacie del Lazio può rappresentare un importante passo avanti
per l’accessibilità ai servizi sanitari, ma può presentare alcune criticità di
rilievo.
Ad esempio secondo le associazioni di
categoria (UAP, Anisap, Federlazio), l’erogazione di prestazioni diagnostiche
come ECG e holter in farmacia richiederebbe, per legge, autorizzazione e
accreditamento specifici nonché il rispetto di requisiti strutturali,
tecnologici e organizzativi e la presenza di una responsabilità clinica diretta
da parte di specialisti. Inoltre le
normative nazionali limitano le farmacie a servizi di prima istanza e
prestazioni amministrative, escludendo la diagnosi strumentale e la
refertazione specialistica.
Va considerato anche che le prestazioni
diagnostiche in farmacia, senza adeguate garanzie di controllo specialistico e
requisiti clinici, potrebbero non offrire lo stesso livello di sicurezza e
affidabilità di quelle erogate in strutture sanitarie accreditate e la
responsabilità clinica e la gestione di eventuali esiti critici o complicanze
potrebbero risultare meno chiare rispetto ai percorsi tradizionali.
Le associazioni di categoria
sottolineano il rischio di squilibrio competitivo, poiché le farmacie non sono
soggette agli stessi obblighi di autorizzazione e accreditamento previsti per
ambulatori e centri diagnostici privati, generando possibili disparità nel
mercato sanitario.
Per fornire un servizio di
qualità le farmacie devono garantire la presenza di dispositivi
tecnologici idonei e personale adeguatamente formato per l’esecuzione e la
gestione delle prestazioni di telemedicina, in linea con le Linee Guida
nazionali e regionali.
Per quanto riguarda la tempistica, le
farmacie situate in aree affollate, potrebbero aver difficoltà a garantire
tempi rapidi di accesso e servizi di qualità o evidenziare una carenza di
personale.
Per tutto questo, nonostante i benefici
in termini di accessibilità e rapidità delle prestazioni, riteniamo che la
telemedicina in farmacia nel Lazio necessita di una rigorosa attenzione agli
aspetti normativi, di sicurezza e di qualità, per garantire che l’innovazione
non comprometta la tutela della salute pubblica e l’equità tra i diversi attori
del sistema sanitario.