06/05/2025
Nonostante alcuni recenti progressi normativi e finanziari. Le sfide principali riguardano il carico assistenziale, la salute psicofisica, l'accesso ai servizi e il riconoscimento istituzionale.
Uno studio condotto dall'Istituto Superiore di Sanità su 201 caregiver
laziali ha evidenziato che oltre il 70% di loro percepisce un carico
assistenziale elevato. Circa l'80% convive con la persona assistita e dedica
più di 40 ore settimanali alla cura, spesso per oltre cinque anni consecutivi. Questo
impegno prolungato ha ripercussioni significative sulla salute: quasi il 60%
dei caregiver ha sviluppato disturbi fisici dopo aver assunto questo ruolo, e
oltre il 70% riporta sintomi depressivi o stress elevato.
Nonostante l'esistenza di fondi e servizi, l'accesso effettivo è spesso
ostacolato da disuguaglianze territoriali e carenze organizzative. Ad esempio,
a Pomezia, molte famiglie con figli disabili gravi lamentano l'assenza di
centri convenzionati per terapie essenziali, costringendole a spostamenti
onerosi o a ricorrere a strutture private costose. Inoltre, i contributi
pubblici destinati ai caregiver non sempre raggiungono tutti gli aventi
diritto, lasciando molte famiglie in attesa per periodi prolungati.
Nel 2024, la Regione Lazio ha approvato la Legge Regionale n. 5, che
riconosce ufficialmente la figura del caregiver familiare e prevede un piano
triennale di finanziamenti pari a 15 milioni di euro (2024–2026). La legge mira
a offrire supporto psicologico, formativo e misure di sollievo, ma la sua
efficacia dipenderà dalla capacità di superare le attuali criticità
burocratiche e organizzative.
La Regione Lazio ha approvato la programmazione dei fondi per il supporto
ai caregiver familiari in attuazione della Legge Regionale n. 5 del 2024. Per
il 2024 sono stati recentemente stanziati 5 milioni di euro, parte dei 15
milioni previsti nel triennio 2024-2026.
Di questi 4 milioni di euro saranno destinati a "interventi di sollievo" per la sostituzione
temporanea del caregiver familiare tramite operatori professionali accreditati
o ricovero in strutture autorizzate mentre 1 milione di euro sarà destinato al
budget personale del caregiver, erogato a fondo perduto, per spese legate al
benessere personale, al tempo libero e alla formazione.
Nonostante tali impegni della nostra Regione, persistono sfide
significative legate al carico assistenziale, all'accesso ai servizi e alla
conciliazione tra vita lavorativa e caregiving.
Rimane indispensabile un’azione continua e coordinata tra istituzioni, enti
locali e comunità per garantire un sostegno efficace e duraturo a queste figure
essenziali del sistema di assistenza.