Pronto soccorso

Pronto soccorso

28/05/2023



Un'emergenza e urgenza sia nazionale che della nostra regione

Riteniamo che il congestionamento dei pronto soccorso costituisce  un’urgenza di carattere nazionale anche se con intensità diverse, evidenzia il Segretario Generale Fnp Cisl Lazio Paolo Terrinoni.

Il governo con gli incentivi contenuti nel decreto bollette approvato dal Parlamento cerca di trattenere medici e infermieri attraverso alcuni interventi quali:

  • stipendi e pensioni più alte intervenendo attraverso l'indennità per il personale che lavora nell'emergenza urgenza facendola scattare dal primo giugno 2023 e non più dal 2024 e per questo obiettivo ha stanziato 200 milioni, l'aumento delle tariffe orarie per le prestazioni aggiuntive nei pronto soccorso che possono essere pagate fino a 100 euro lordi;
  • il riconoscimento ai fini dell'accesso alla pensione di vecchiaia e alla pensione anticipata riconoscendo un coefficiente di trasformazione aggiuntivo pari a due mesi per ogni anno di attività effettivamente svolta nei pronto soccorso per un limite massimo di 24 mesi e per i pensionamenti fino al 30 giugno 2032;
  • l'impiego degli specializzandi al di fuori dell'orario di lavoro per la formazione potranno assumere incarichi liberi professionali nei pronto soccorso per un massimo di 18 ore settimanali e con un compenso pari a 40 euro lordi:
  • i medici che lavorano nei pronto soccorso e hanno i requisiti per la pensione anticipata potranno chiedere il part time fino al raggiungimento dei limiti dell'età.

 

La situazione nei pronto soccorso del Lazio

Nel Lazio, evidenzia Paolo Terrinoni, che il 66% delle persone che si recano pronti soccorso sono di codice verde il 27% di codice giallo il 4% codici rosso e quasi il 3% bianco.

I tempi di attesa sono francamente preoccupanti si registrano fino a 6 ore di attesa per un codice bianco per quanto riguarda i numeri degli eccessi ai pronto soccorso in testa alla classifica c'è il policlinico Umberto I con quasi 139.000 accessi poi c'è il policlinico Casilino con 83.000 accessi e il policlinico Gemelli con 82.000 accessi.

Una  fotografia istantanea ci mostra  1040 pazienti in attesa di ricovero su 1909 presenti nei pronto soccorso in quel momento su 4.219 accessi nelle 24 ore precedenti nei 50 PS del Lazio di cui 4 pediatrici, 1: oculistico, ematologico, odontoiatrico, ortopedico, ematologico.

 

I medici mancanti

Paolo Terrinoni sottolinea ancora come in  39 ospedali e al 118 mancano 357 dirigenti medici. Attraverso delle interviste i responsabili dei dipartimenti di emergenza nel Lazio considerano l'offerta del servizio ne è pronto soccorso insufficiente per il 52% sufficiente per il 30 per cento e 18% in buono stato.

 

Pronto soccorso per provincia

La ripartizione provinciale del pronto soccorso: Roma città 22, provincia di Roma 12, provincia di Latina 5, provincia di Frosinone, 4 provincia di Viterbo 4 provincia di Rieti 1.

I DEA di secondo livello si trovano: 4 nella città di Roma  ed uno a Latina.

I medici di base in servizio fino a quattro anni fa erano circa 5000 attualmente ne rimangono 4400, il 30% dei quali andrà in pensione nei prossimi tre anni.

Attualmente nel Lazio di medici ne mancano 4040 e a rischio ci sono le aree periferiche della nostra regione e tanti anziani e pensionati che rappresentiamo.

 

Le nostre proposte

Come Fnp Cisl Lazio abbiamo in più occasioni rilevato la carenza di personale medico di pronto soccorso e dei Medici di medicina generale senza indicare il preoccupante numero degli infermieri nei pronto soccorso e nei territori, quindi il problema principale per noi è la mancanza del personale sanitario.

In merito a questo, Paolo Terrinoni sostiene che per cercare di tamponare in parte la crescente emergenza si potrebbero utilizzare, su base volontaria, degli specializzandi nei PS per la gestione dei codici 4 e 5 (i più semplici che corrispondono ai codici bianco e verde), mentre si potrebbe affidare ai medici di continuità assistenziale  i casi a bassa complessità prevedendo un apposito ambulatorio nei pronto soccorso (esperienza Emilia Romagna attraverso accordo con i sindacati dei medici), mentre in Toscana si è raggiunto, sempre con le rappresentanze sindacali, un accordo affinché i codici minori dal 3 al 5 possano essere trattati dai medici dei reparti.

Tali accordi hanno come punto di partenza un nuovo modello di organizzazione ma soprattutto  la valorizzazione dei professionisti interni al servizio sanitario regionale attraverso la valorizzazione delle competenze dei medici e degli infermieri e un riconoscimento economico per le prestazioni aggiuntive svolte nei pronto soccorso.

 

Accordo Fnp Cisl Lazio con FIMMG Lazio

Come Fnp Cisl Lazio, proprio per decongestionare i pronto soccorso e potenziare l’assistenza domiciliare abbiamo sottoscritto un accordo con i medici di medicina generale.

 

Il Segretario Generale Fnp Cisl Lazio

Paolo Terrinoni