Passaggio da PIN a SPID, c’è tempo ancora 1 anno

Passaggio da PIN a SPID, c’è tempo ancora 1 anno

24/09/2020



Roma, 24 Settembre – Si è svolto nei giorni scorsi l'incontro tra le Segreterie Nazionali dei Sindacati, per la Fnp era presente Patrizia Volponi, e la direzione dell'Inps per affrontare l'annunciato passaggio da PIN a SPID per le credenziali di accesso ai servizi informativi dell'Istituto da parte degli utenti. L'Inps ha indicato nella semplificazione e nell'aumento di sicurezza gli obiettivi che sottendono alla scelta di abbandono del PIN e di adozione dello SPID come credenziali di accesso per i Servizi Inps. Semplificazione, perché lo SPID dovrebbe diventare l'unica modalità di accreditamento ai servizi, sicurezza, perché lo SPID dovrebbe garantire una minore permeabilità a forme di fraudolenta sottrazione delle credenziali. Viste le difficoltà che riguarderà circa 27 milioni di utenti Inps oggi dotati di PIN, l'Inps ha comunicato che è stato costituito un tavolo per monitorare il passaggio e risolvere le problematiche. In più l'Inps ha dichiarato che dal 1 Ottobre verrà sospeso il rilascio di nuovi PIN. Quelli esistenti verranno rinnovati. Le Segreterie di Spi,  Fnp e Uilp hanno riconosciuto un migliorato livello di sicurezza nel passaggio da PIN a SPID, ma non si può nascondere le difficoltà riguardo l'area del disagio da “digital divide”. La maggior complessità delle operazioni necessarie a ottenere lo SPID e poi ad accedere, tramite SPID, ai servizi, aumenta i problemi di accessibilità, in modo particolare per la fascia di pensionati più anziana e fragile. Queste  difficoltà riguardano l'accesso unicamente in via telematica sia a servizi che alle informazioni, alcune delle quali particolarmente rilevanti ai fini del controllo della correttezza delle prestazioni ricevute, come è il caso del cedolino di pensione. Spi, Fnp e Uilp nel corso della riunione, hanno detto di non essere ostili alla diffusione dei processi di innovazione digitale, che invece intendono accompagnare, promuovendo la diffusione tra i pensionati, hanno però sostenuto misure particolari per evitare che questi processi producano aree di esclusione per quanto riguarda l'accesso ai diritti fondamentali. L'Inps ha riconosciuto le motivazioni espresse dai sindacati e ha convenuto un nuovo incontro nel mese di Novembre.