Fisco, le nostre proposte per un nuovo modello di sviluppo

Fisco, le nostre proposte per un nuovo modello di sviluppo

23/09/2020



L'emergenza sanitaria ha completamente modificato la nostra economia con una drammatica caduta del PIL e con ripercussioni sull'occupazione, sul reddito e in generale sul sistema Paese.

Per affrontare una sfida inedita è necessario un nuovo modello di sviluppo capace di leggere ed interpretare questa fase rispetto alla quale il contributo di CGIL, CISL e UIL sarà sostanziale.

Alla luce delle nuove emergenze, il sistema fiscale è ancora più iniquo, sbilanciato, farraginoso ed obsoleto. È indispensabile intervenire per renderlo contemporaneamente uno strumento di redistribuzione ma anche un fattore di innovazione ed equità, capace di accompagnare senza fratture la nostra economia e la nostra società fuori dall'emergenza.

In tal senso riteniamo non più procrastinabile una riforma complessiva del fisco.

CGIL, CISL e UIL da tempo denunciano che la pressione fiscale in Italia è insopportabile in particolare per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti e per le pensionate e i pensionati che contribuiscono al gettito Irpef per il 94,8% dell'imposta netta.

È assolutamente prioritario ridurre il peso delle imposte che grava su queste categorie, per questo CGIL, CISL e UIL chiedono che si operi una riforma complessiva del fisco italiano improntata ad una piena progressività, la quale operi per tutti i contribuenti italiani superando le attuali disparità.

In tal senso l'intervento di riduzione del cuneo attraverso il rafforzamento del bonus fiscale e una nuova detrazione per il lavoro dipendente fino a 40.000 euro contenuto nella passata legge di Bilancio e voluto da CGIL, CISL e UIL, rappresenta solo un primo passo.

Considerato che le politiche fiscali sono strumento importante di redistribuzione e di sviluppo, utili per diminuire le diseguaglianze ed indirizzare le politiche economiche, CGIL, CISL e UIL sono fortemente contrarie a qualsiasi forma di condono fiscale, che avrebbe il solo effetto di acuire ulteriormente le diseguaglianze a discapito dei cittadini onesti.

In egual misura la necessaria semplificazione fiscale non deve tradursi in deregolamentazione.

Per un fisco realmente equo CGIL, CISL e UIL sono convinte che sia necessario un netto cambiamento nel contrasto all'evasione, con una messa in campo di una reale e forte volontà politica di curare questo vulnus fiscale e democratico del nostro Paese.

La pandemia ha messo in evidenza quanto siano indispensabili per il nostro bilancio i 107 di miliardi di euro che ogni anno vengono evasi. L'assenza di queste risorse è la causa del depauperamento delle infrastrutture sociali del Paese e il punto centrale della strategia sindacale è quello del recupero dell'evasione attraverso una maggiore omogeneità di tassazione nel rispetto dello spirito costituzionale della progressività.

E' infatti indispensabile non solo che le lavoratrici e i lavoratori e le pensionate e i pensionati paghino meno, ma che tutti contribuiscano in modo equo al buon andamento dello Stato.

 

Fonte: pensionati.cisl.it