21/11/2025
Possibili risparmi per 61 miliardi annui
Il Rapporto Ocse sull’impatto del
Codice europeo contro il cancro sulla salute, l'economia e la società,
evidenzia come in Europa, se tutti i Paesi adottassero le migliori politiche di
prevenzione per fattori di rischio come fumo, alcol e diete scorrette, si
potrebbero prevenire circa 300.000 casi di cancro ogni anno, evitando così
300.000 morti premature. Questo ridurrebbe la spesa sanitaria di circa 61
miliardi di euro annui, oltre a diminuire la perdita di produttività lavorativa
di altri 50 miliardi. Questi risparmi economici sono accompagnati anche da
benefici ambientali, come la riduzione delle emissioni inquinanti equivalenti a
togliere dalle strade 16 milioni di automobili a benzina.
Il rapporto sottolinea che la prevenzione è la
strategia più efficace per contrastare la diffusione del cancro, promuovendo
salute e benessere e abbattendo i costi sanitari. La prevenzione riguarda non
solo l’adozione di stili di vita sani da parte degli individui, ma anche
politiche pubbliche che creino ambienti favorevoli a queste scelte.
Questi risparmi significativi potrebbero essere
investiti per migliorare la qualità delle cure rivolte ad anziani e persone
fragili, categorie particolarmente vulnerabili e con bisogni complessi. Gli
investimenti potrebbero rafforzare i servizi domiciliari e territoriali,
favorendo l’assistenza personalizzata che eviti ricoveri eccessivi in strutture
residenziali, promuovendo così l’autonomia e il benessere individuale.
Inoltre, i fondi liberati potrebbero essere
destinati a potenziare la rete di supporto per i caregiver familiari e i
professionisti sociosanitari, fornendo loro formazione, strumenti adeguati e
migliori condizioni lavorative. Ciò contribuirebbe a garantire una presa in
carico più qualificata e continua delle persone con fragilità.
Un altro possibile investimento
riguarda la digitalizzazione e l’adozione di strumenti di telemedicina e
assistenza digitale, essenziali per garantire l’accesso uniforme e tempestivo
ai servizi, specialmente nelle aree meno servite.
In sostanza, reinvestire i risparmi derivanti da
una prevenzione efficace significherebbe costruire un sistema sociosanitario
più sostenibile e integrato, capace di rispondere in modo più appropriato e
umano alle esigenze di anziani e fragili, migliorandone la qualità della vita e
promuovendo un welfare di comunità più efficiente e solidale.