Pubblicato l'Osservatorio sulle prestazioni pensionistiche in Italia

Pubblicato l'Osservatorio sulle prestazioni pensionistiche in Italia

27/10/2025



È stato pubblicato l’Osservatorio sulle Prestazioni pensionistiche e sui beneficiari del sistema pensionistico italiano, che fotografa la situazione al 31 dicembre 2024.

Dall’analisi emerge un leggero aumento del numero dei trattamenti pensionistici, pari allo 0,4% rispetto al 2023, mentre l’importo complessivo annuo cresce in modo più deciso, segnando un +4,9%.

Nel complesso, i trattamenti pensionistici attivi sono 23.015.011, per un ammontare annuo totale di 364,1 miliardi di euro e un importo medio per prestazione di 15.821 euro.
I beneficiari di pensione sono 16.305.880, in aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente: ciascun pensionato percepisce in media 1,4 pensioni. Circa due terzi (68,1%) dei beneficiari ricevono una sola prestazione, mentre il 31,9% ne percepisce due o più.

Differenze di genere

Le donne rappresentano il 51% del totale dei pensionati (8,39 milioni), ma gli uomini, pur essendo numericamente meno (7,92 milioni), percepiscono il 56% dei redditi pensionistici complessivi.
L’importo medio annuo lordo per le donne è di 19.140 euro, contro i 25.712 euro degli uomini — una differenza di circa il 34%, che riflette ancora un significativo divario di genere nei redditi pensionistici.

Tipologie di pensione

Le pensioni di tipo IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti) rappresentano la quota principale, con 17,76 milioni di trattamenti (pari al 77,2% del totale).
Nel dettaglio:

  • 12,37 milioni sono pensioni di vecchiaia,
  • 899 mila di invalidità,
  • 4,48 milioni ai superstiti.

A queste si aggiungono 613 mila rendite Inail e 4,64 milioni di prestazioni assistenziali (tra invalidità civile, assegni e pensioni sociali, e pensioni di guerra).

Le pensioni IVS assorbono il 90,6% della spesa complessiva, con una distribuzione che vede:

  • 73,7% destinato alle pensioni di vecchiaia,
  • 3,6% alle pensioni di invalidità,
  • 13,4% a quelle ai superstiti.

Il restante 9,3% è suddiviso tra prestazioni indennitarie (1,2%) e assistenziali (8,1%).

Distribuzione territoriale

Quasi la metà delle pensioni e dei pensionati si concentra nel Nord Italia (rispettivamente 47,3% e 47,7% del totale). In quest’area si registrano anche gli importi medi più elevati, superiori dell’8,1% rispetto alla media nazionale.

La spesa pensionistica complessiva risulta così ripartita:

  • 51,1% nelle Regioni Settentrionali,
  • 20,9% nel Centro,
  • 28% nel Sud e nelle Isole.

Età e importi medi

La fascia d’età più rappresentata è quella degli ultraottantenni, sia tra gli uomini che tra le donne.
Gli importi più alti si riscontrano:

  • per le donne, nella classe 65-69 anni;
  • per gli uomini, nella classe 70-74 anni.

Sul fronte degli importi mensili, la maggioranza delle pensioni (circa 15,6 milioni, pari al 67,6% del totale) non supera i 1.500 euro lordi.
Nel dettaglio:

  • 4,5 milioni di pensioni sono inferiori a 500 euro,
  • 7,9 milioni tra 500 e 1.000 euro,
  • 3,2 milioni tra 1.000 e 1.500 euro.
    Le restanti 7,5 milioni di pensioni superano i 1.500 euro lordi mensili.

In questa fascia più alta di reddito pensionistico, la presenza maschile è nettamente prevalente (64,1% contro il 45,4% delle donne).

Tipologie di beneficiari

La categoria più numerosa è quella dei pensionati di vecchiaia, pari a 11,44 milioni, di cui circa il 27,7% percepisce anche altri trattamenti.
Seguono i titolari di pensioni di invalidità previdenziale, circa 1 milione, quasi la metà dei quali (46%) cumula altre prestazioni.
I beneficiari di pensioni ai superstiti sono 4,15 milioni, oltre la metà dei quali riceve ulteriori trattamenti.

Infine, i percettori di pensioni assistenziali sono circa 3,9 milioni: quasi la metà (48,2%) cumula questo tipo di prestazione con altre, spesso di natura previdenziale (ad esempio, l’indennità di accompagnamento).
Le rendite di tipo indennitario riguardano 604.647 soggetti, e nel 72% dei casi si aggiungono ad altri trattamenti previdenziali o assistenziali.

 


Eleborazione da fonte Fnp Cisl