05/09/2025
Intervento del Segretario Generale Fnp Roberto Pezzani alla riunione del Comitato Esecutivo Fnp
“In queste settimane abbiamo assistito a
dichiarazioni da parte di esponenti del governo su possibili interventi di
riforma della previdenza. Lo diciamo con fermezza: non è accettabile che si
possa mettere mano a riforme così importanti senza di noi, senza chi
rappresenta i lavoratori e i pensionati perché esse riguardano milioni di
persone e incidono sulla sostenibilità sociale ed economica del Paese”: così
Roberto Pezzani, segretario generale della Fnp Cisl, nel corso del Comitato Esecutivo
della federazione che si è svolto questa mattina a Roma. “Per questo – ha
proseguito Pezzani – auspichiamo che il Governo apra un tavolo di confronto per
ascoltare le nostre richieste che prevedono la piena indicizzazione delle
pensioni; il rafforzamento della 14esima per i redditi bassi, ampliando la
platea e valorizzando gli anni di contributi; la netta e strutturale
distinzione tra previdenza e assistenza; una pensione di garanzia per i
giovani; il ripristino di Opzione Donna nella sua versione originaria; il
riconoscimento del lavoro di cura e misure reali di contrasto al gap
retributivo; una previdenza complementare per tutti i lavoratori.”
Nel corso della riunione si è parlato
anche degli altri temi sui quali, come CISL, sono state chieste risposte
chiare: sanità, non autosufficienza e fisco. “La sanità – ha dichiarato Pezzani
– non è una spesa o un privilegio di pochi ma un diritto universale: è la
colonna vertebrale di ogni comunità. Non basta chiedere più fondi: è necessario
utilizzare in modo più efficiente quelli attuali. Sulla non autosufficienza,
poi, è urgente una politica strutturale e nazionale che sostenga davvero gli
anziani e le famiglie, lasciate spesso da sole e su cui ricade un peso immane,
in particolare su donne e caregiver, costretti a sacrificare il lavoro e la
vita personale, o su assistenti familiari che vivono condizioni di lavoro
precarie. Serve un sistema integrato che sappia connettere sanità e sociale e
renda l’assistenza domiciliare un diritto vero e non un intervento occasionale.”
Infine la riforma del fisco. “Come
già dichiarato dalla segretaria generale Cisl Daniela Fumarola, serve un
confronto col Governo per andare incontro ai bisogni del ceto medio, composto
da famiglie e pensionati che hanno sofferto e stanno soffrendo molto a causa di
un’alta pressione fiscale: abbiamo chiesto, come CISL, che l’Irpef passi dal
35% al 32% per i redditi fino a 60.000 euro. La nostra rivendicazione è per una
tassazione equa, che non scarichi il peso della manovra sui più deboli, che
difenda il reddito dei pensionati, che sostenga le famiglie, che restituisca
fiducia a chi lavora e ha lavorato una vita: una riforma fiscale costruita
insieme, nel segno della concertazione, della responsabilità e della giustizia
sociale”.
Fonte: pensionati.cisl.it