20/06/2025
Le parole di Daniela Fumarola in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato
“In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato la CISL ribadisce la necessità di rafforzare
l’impegno collettivo per la tutela dei diritti fondamentali e il
rispetto della dignità delle persone costrette a fuggire dai loro Paesi
e a chiedere protezione, a causa di crisi climatiche, guerre,
persecuzioni e violazioni dei diritti umani e rinnova l’auspicio che
accoglienza ed integrazione siano i pilastri di una società che guarda
al futuro con speranza e giustizia, nel segno della pace,
dell’inclusione e della solidarietà”. Lo dichiara in una nota la segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola.
“Secondo l’Eurostat, nel 2024 i richiedenti asilo nell’UE sono stati
circa un milione, di cui 158.000 in Italia. Nello stesso anno nel nostro
Paese sono state circa 39 mila le domande accolte. Per la CISL è
fondamentale che in tutte le fasi successive alla richiesta di
protezione internazionale siano garantiti tempi di esame certi e rapidi e
irrobustiti i percorsi di integrazione e inclusione sociale.
In Italia, diversi soggetti sociali e politici sono coinvolti, a vari
livelli, nella gestione dell’integrazione dei rifugiati. Un esempio
virtuoso è rappresentato dal Sistema di Accoglienza e Integrazione
(SAI), coordinato dai Comuni. Tuttavia, i dati di un recente studio
dell’UNHCR evidenziano ancora un quadro molto critico: il 43,5% dei
rifugiati vive in povertà assoluta, il 67% è al di sotto della soglia di
povertà relativa e solo il 21% ha un impiego stabile. Le barriere
burocratiche e linguistiche ostacolano l’integrazione, mentre l’accesso
al welfare pubblico rimane complesso e frammentato. Per la CISL
l’integrazione passa attraverso il rafforzamento di sistemi organizzati
che, contrastando ogni forma di sfruttamento, valorizzano il lavoro e
la formazione, come strumenti essenziali per garantire alle persone
un’occasione di riscatto e un futuro dignitoso e costruire una società
più inclusiva e coesa.
I rifugiati possono costituire una risorsa per il Paese.
Ne sono testimonianza molti progetti finanziati da fondi europei, che
dimostrano come l’inclusione possa generare valore economico e sociale,
contribuendo a colmare i disallineamenti del mercato del lavoro e,
attraverso un fecondo dialogo interculturale, a rafforzare il tessuto
comunitario”, conclude la leader Cisl.