I rischi di una scarsa igiene delle mani per gli anziani nelle RSA

05/05/2025



Quest’anno l’OMS celebra i 17 anni della campagna globale sull’igiene delle mani con lo slogan “Guanti, a volte. Igiene delle mani, sempre”.

In occasione di questa Giornata Mondiale, una recente indagine del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) ha rivelato che il 3,1% dei residenti nelle strutture di assistenza a lungo termine (RSA) presenta almeno un'infezione correlata all'assistenza sanitaria (ICA). Questa percentuale sottolinea le gravi lacune nelle misure di prevenzione e controllo delle infezioni in contesti che ospitano alcuni dei cittadini più vulnerabili: gli anziani.

Le infezioni più comuni segnalate includono:

  • Infezioni del tratto urinario;
  • Infezioni respiratorie;
  • Infezioni cutanee.

Tra i microrganismi identificati, il più frequente è stato Escherichia coli, seguito da Sars-CoV-2, Klebsiella pneumoniae e Staphylococcus aureus. Solo una ICA su cinque è stata confermata microbiologicamente, il che evidenzia il rischio di sottodiagnosi e trattamenti basati su ipotesi, privi di prove definitive.

Un aspetto preoccupante è la carenza di protocolli e formazione specifica. Nonostante quasi tutte le RSA dispongano di protocolli per l'igiene delle mani:

  • Una struttura su cinque non dispone di personale formato in materia di prevenzione delle infezioni.
  • Meno della metà ha un comitato dedicato al controllo delle infezioni.
  • Il 40% non adotta programmi per la gestione antimicrobica.
  • Solo il 10% offre formazione sulle pratiche corrette di prescrizione antibiotica.

Questa mancanza di preparazione espone gli anziani a rischi gravi, come infezioni ricorrenti e resistenza antimicrobica.

L'indagine mostra che l'80% delle RSA utilizza soluzioni alcoliche per la disinfezione delle mani, mentre il 20% si affida prevalentemente al lavaggio con acqua e sapone.

Tuttavia, un terzo delle strutture non monitora regolarmente l'igiene delle mani del personale né fornisce feedback, una lacuna che contribuisce alla diffusione delle infezioni.

Gli anziani sono particolarmente vulnerabili alle infezioni per una serie di motivi:

  • Sistema immunitario indebolito, che riduce la capacità di combattere le infezioni.
  • Condizioni croniche preesistenti, come diabete o malattie respiratorie, che possono complicare ulteriormente il decorso di un'infezione.
  • Maggiore esposizione agli antibiotici, che aumenta il rischio di sviluppare resistenza antimicrobica.

Per migliorare la sicurezza degli anziani nelle RSA, l'ECDC raccomanda:

  1. Formare il personale sulle pratiche di igiene e controllo delle infezioni.
  2. Rafforzare la sorveglianza e l'implementazione di protocolli chiari.
  3. Adottare la disinfezione con soluzioni alcoliche come metodo standard.
  4. Ottimizzare l'uso degli antibiotici, limitando le prescrizioni profilattiche non necessarie.

Una scarsa igiene delle mani e una preparazione insufficiente del personale mettono a rischio la salute degli anziani nelle RSA, esponendoli a infezioni evitabili e aggravando il problema della resistenza antimicrobica.

Per questo riteniamo che occorre investire in misure di prevenzione basate sull'evidenza sia una misura essenziale per proteggere i più vulnerabili e garantire una migliore qualità della vita.