Aggiornamento Piano Nazionale vaccini: Priorità ai soggetti 'estremamente vulnerabili'

Aggiornamento Piano Nazionale vaccini: Priorità ai soggetti 'estremamente vulnerabili'

12/02/2021



Sono 6 le categorie che verranno vaccinate prioritariamente nella seconda fase della campagna vaccinale anti-Covid. La prima sarà quella dei soggetti "estremamente vulnerabili" per particolari patologie, indipendentemente dall'età. Lo prevede l'aggiornamento del piano nazionale vaccinazioni per SarsCov2.

I soggetti 'estremamente vulnerabili' sono quelli con patologie valutate come "particolarmente critiche in quanto correlate al tasso di letalità associata a Covid-19". Si tratta di soggetti con malattie respiratorie, cardiocircolatorie, condizioni neurologiche e disabilità, diabete ed endocrinopatie severe, fibrosi cistica, patologia renale, malattie autoimmuni, malattie epatiche e cerebrovascolari, patologia oncologica, sindrome di Down, trapianto di organo solido, grave obesità. Lo prevede l'aggiornamento del Piano vaccinazione anti-Covid.

Seguono, le persone tra 75 e 79 anni; tra 70 e 74 anni; persone con particolare rischio clinico dai 16 ai 69 anni; persone tra 55 e 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico; persone tra 18 e 54 anni senza aumentato rischio clinico. Alle prime 5 categorie andranno i vaccini a mRna, alla sesta quello AstraZeneca.

Tra le fasce prioritarie nella fase 2 di vaccinazioni anti-Covid, l'aggiornamento del Piano vaccinale prevede pure gli over-70 (categorie 2 e 3) e ciò in virtù del più alto tasso di letalità associato a Covid-19. Queste categorie di priorità, si legge, "vengono definite sulla base del criterio anagrafico in quanto questa variabile assume un ruolo preponderante nella valutazione dei fattori di rischio di mortalità associata a Covid-19". Infatti, in questa fascia di età "il tasso di letalità di coloro che vengono a essere infettati risulta pari al 10%".

LE PRIORITÀ PER L’ATTUAZIONE DELLA SECONDA FASE DEL PIANO NAZIONALE VACCINI COVID-19.

In particolare l’obiettivo specifico è quello di stabilire l’ordine di priorità con particolare rilievo a considerazioni di carattere sanitario, definito sulla base del criterio del maggior rischio di letalità correlato al Covid-19. Pertanto, i parametri presi in considerazione a tal fine, sulla base delle analisi condotte dagli studi scientifici a disposizione, sono l’età e la presenza di condizioni patologiche che rappresentano le variabili principali di correlazione con la mortalità per Covid-19.

L’aggiornamento del Piano, prevede un aumento della disponibilità di dosi nel secondo trimestre e si prevede che entro fine giugno saranno consegnate 64,50 milioni di dosi oltre alle circa 15 mila già consegnate, prevedendo così la vaccinazione di circa 40 milioni di italiani.

La stima dell’aumento del numero di dosi a disposizione è quantificata includendo anche quelle dei vaccini di Johnson & Johnson e Curevac, che sono in fase 3 di sperimentazione e che dovrebbero essere approvati nel secondo trimestre 2021.

Inoltre, nell’aggiornamento del Nuovo Piano Vaccinale è stata inserita la gerarchia di priorità tra le categorie successive alla Fase 1 che includeva il personale Sanitario, il personale e gli ospiti dei presidi residenziali per anziani e gli Over 80. Di conseguenza la prima categoria in ordine di priorità della seconda fase di vaccinazione sarà quella delle persone estremamente vulnerabili.

La nuova gerarchia ora prevede in ordine di priorità le seguenti categorie:

1 Le persone estremamente vulnerabili per patologie pre-esistenti e immunodepresse;

2 Le persone di età compresa tra 75 e 79 anni;

3 Le persone di età compresa tra 70 e 74 anni;

4 Le persone con aumentato rischio clinico se infettate da Sars-CoV-2 a partire dai 16 anni di età fino a 69 anni di età;

5 Le persone di età compresa tra i 55 anni e i 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico;

6 Le persone di età compresa tra i 18 e i 54 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico.

A questa ultima categoria l’Aifa consiglia di riservare il vaccino AstraZeneca.

Ci auguriamo che sia quanto possibile velocizzato tutto il processo di vaccinazione nei territori al fine di salvaguardare, al più presto, la popolazione ed evitare anche la diffusione delle “Varianti” del virus, che potrebbero mettere a rischio i risultati fin qui ottenuti.

 

 

Fonte: pensionati.cisl.it